Una Casa Antisismica

Cosa vuol dire casa antisismica

Le normative italiane per la sicurezza antisismica sono raccolte nelle NTC 2018*, dove vengono fissati mediante parametri certi tutti i criteri per costruire una struttura in modo da prevenire danni a persone e a cose in occasione di un evento tellurico.

In base a queste norme, un edificio antisismico non crolla in occasione di un terremoto molto forte – si può deformare, e quindi danneggiare, ma solo per garantire la salvezza e la sicurezza dei suoi abitanti.

La resistenza di un edificio al terremoto dipende da tanti fattori, che includono le modalità di progettazione, di costruzione e la natura dei materiali.

La classe di rischio sismico di un edificio è definita da otto
fasce che vanno dalla più bassa, indicata dalla lettera G, alla più alta, definita con A+.

Le abitazioni MOMI sono realizzate con tecnologie in grado di garantire la classe A+ e, per questo, la più alta sicurezza disponibile oggi sul mercato per chi vi abiterà.

*Norme Tecniche Costruzioni 2018

Come funziona una casa antisismica

Una casa antisismica deve, in ultima analisi, poter rispettare tre fondamentali requisiti:

RESISTERE AI TERREMOTI

Resistere ai terremoti più forti che si possano manifestare sul territorio nazionale;

RIMANERE AGIBILE

Rimanere agibile e mantenere le sue caratteristiche antisismiche anche dopo il manifestarsi di un evento sismico;

RESISTERE A SCOSSE IN SUCCESSIONE

Deve poter resistere adeguatamente anche a più scosse in successione.

A tal fine si adottano materiali e tecniche costruttive in grado di garantire le prestazioni richieste:

  • Le strutture portanti devono essere il più leggere possibile e dimensionate ad hoc per garantire la statica dell’edificio;
  • l’edificio deve essere realizzato con la tecnica costruttiva “a secco” in modo di garantire un peso della struttura pari a circa 1/3 –1/4 di una struttura equivalente realizzata con tecniche convenzionali;
  • Tutti gli elementi non portanti (pareti perimetrali, pareti interne, solai orizzontali) devono essere resilienti ovvero potersi deformare sotto l’effetto del sisma senza però crollare, garantendo un guscio protettivo di sopravvivenza.

Perché il legno è antisismico

Il legno è la materia prima per eccellenza nelle costruzioni: pur possedendo prestazioni paragonabili al cemento armato, possiede una massa cinque volte inferiore, che gli conferisce elasticità, leggerezza e capacità di deformazione.

Le sollecitazioni provocate da un evento sismico sono direttamente proporzionali alla massa dell’edificio su cui agiscono le forze telluriche.

Poiché la massa del legno è pari ad 1⁄4 di quella del calcestruzzo, la forza distruttrice di un sisma incide in maniera enormemente inferiore in una casa di legno.

Inoltre il legno è caratterizzato, a parità di massa, dai più alti valori di resistenza meccanica rispetto ad altri materiali. Questo gli consente di avere un comportamento migliore nell’assorbimento delle sollecitazioni sismiche.

La sua elasticità gli consente inoltre di subire lievi deformazioni senza rotture, permettendo alla struttura di reagire ai terremoti in maniera da non subire crolli, forte anche della sua eccezionale capacità dissipativa che è tra le principali caratteristiche che lo rendono il miglior materiale antisismico.

Cosa vuol dire casa antisismica

Le normative italiane per la sicurezza antisismica sono raccolte nelle NTC 2018*, dove vengono fissati mediante parametri certi tutti i criteri per costruire una struttura in modo da prevenire danni a persone e a cose in occasione di un evento tellurico.

In base a queste norme, un edificio antisismico non crolla in occasione di un terremoto molto forte – si può deformare, e quindi danneggiare, ma solo per garantire la salvezza e la sicurezza dei suoi abitanti.

La resistenza di un edificio al terremoto dipende da tanti fattori, che includono le modalità di progettazione, di costruzione e la natura dei materiali.

La classe di rischio sismico di un edificio è definita da otto
fasce che vanno dalla più bassa, indicata dalla lettera G, alla più alta, definita con A+.

Le abitazioni MOMI sono realizzate con tecnologie in grado di garantire la classe A+ e, per questo, la più alta sicurezza disponibile oggi sul mercato per chi vi abiterà.

*Norme Tecniche Costruzioni 2018

Come funziona una casa antisismica

Una casa antisismica deve, in ultima analisi, poter rispettare tre fondamentali requisiti:

RESISTERE AI TERREMOTI

Resistere ai terremoti più forti che si possano manifestare sul territorio nazionale;

RIMANERE AGIBILE

Rimanere agibile e mantenere le sue caratteristiche antisismiche anche dopo il manifestarsi di un evento sismico;

RESISTERE A SCOSSE IN SUCCESSIONE

Deve poter resistere adeguatamente anche a più scosse in successione.

A tal fine si adottano materiali e tecniche costruttive in grado di garantire le prestazioni richieste:

  • Le strutture portanti devono essere il più leggere possibile e dimensionate ad hoc per garantire la statica dell’edificio;
  • l’edificio deve essere realizzato con la tecnica costruttiva “a secco” in modo di garantire un peso della struttura pari a circa 1/3 –1/4 di una struttura equivalente realizzata con tecniche convenzionali;
  • Tutti gli elementi non portanti (pareti perimetrali, pareti interne, solai orizzontali) devono essere resilienti ovvero potersi deformare sotto l’effetto del sisma senza però crollare, garantendo un guscio protettivo di sopravvivenza.

Perché il legno è antisismico

Il legno è la materia prima per eccellenza nelle costruzioni: pur possedendo prestazioni paragonabili al cemento armato, possiede una massa cinque volte inferiore, che gli conferisce elasticità, leggerezza e capacità di deformazione.

Le sollecitazioni provocate da un evento sismico sono direttamente proporzionali alla massa dell’edificio su cui agiscono le forze telluriche.

Poiché la massa del legno è pari ad 1⁄4 di quella del calcestruzzo, la forza distruttrice di un sisma incide in maniera enormemente inferiore in una casa di legno.

Inoltre il legno è caratterizzato, a parità di massa, dai più alti valori di resistenza meccanica rispetto ad altri materiali. Questo gli consente di avere un comportamento migliore nell’assorbimento delle sollecitazioni sismiche.

La sua elasticità gli consente inoltre di subire lievi deformazioni senza rotture, permettendo alla struttura di reagire ai terremoti in maniera da non subire crolli, forte anche della sua eccezionale capacità dissipativa che è tra le principali caratteristiche che lo rendono il miglior materiale antisismico.

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